Ti gira la testa la mattina alzandoti dal letto?

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Vertigine parossistica posizionale (VPP)

Che cos’è?

Quando un paziente ci interpella per risolvere le vertigini che lo affliggono è frequente che ci racconti che il primo episodio si è verificato coricandosi o alzandosi da letto, meno frequentemente girandosi nel letto. Ha avuto spesso nausea accompagnata da vomito, raramente tachicardia e sudorazione.

Nei giorni successivi la sintomatologia si manifesta con brevi e ripetuti episodi di crisi vertiginose causate da determinati cambiamenti di posizione della testa, posizioni che il paziente descrive in modo preciso.

Questa forma di vertigine è chiamata vertigine parossistica posizionale (VPP) ed è una malattia ad elevata prevalenza che interessa il labirinto posteriore dell’orecchio interno ed è attualmente la più frequente causa di vertigine.

I sintomi

I sintomi possono persistere generalmente per un periodo limitato di tempo, da giorni a settimane, prima di evolvere spesso in una remissione spontanea. In alcuni casi, rari, può persistere per mesi. In un certo numero di pazienti la malattia tende a recidivare. La durata di tempo fra un episodio di vertigine e l’altro è estremamente variabile e non prevedibile. Può manifestarsi in qualsiasi età, ma è rara nei giovani mentre è più frequente nell’età adulta. È specialmente interessato il sesso femminile. Il fatto che il paziente riferisca l’assenza di segni e sintomi neurologici ed audiologici è molto importante. L’ eziologia della malattia è sconosciuta, salvo casi che insorgono in stretta correlazione con un evento traumatico, anche se di modesta entità. Ci sono varie malattie che si possono associare alla VPP ma il loro ruolo eziologico rimane controverso.

Le cause

Si ritiene che la causa scatenante della VPP sia dovuta al distacco di granelli di carbonato di calcio (otoconi) dalla macula otolitica ed al loro successivo ingresso all’interno di uno o più dei canali semicircolari: I cambiamenti di posizione della testa provocano un loro scivolamento all’interno di questi canali andando a stimolare dei sensori. Si verifica un qualcosa di simile a quello che si verifica con una palla da bowling.

Di solito è interessato un solo lato mentre nelle forme post traumatiche come nel trauma cranico l’interessamento può essere bilaterale.Il segno clinico che va ricercato è la presenza del nistagmo parossistico posizionale, la cui comparsa va provocata effettuando specifiche manovre diagnostiche della testa.

La terapia

La terapia della VPP si basa sulla effettuazione  di manovre fisiche ben classificate da lavori scientifici che hanno lo scopo di determinare la fuoriuscita degli ammassi otoconiali dal canale responsabile dei sintomi.

Il trattamento fisico è in grado di liberare dai sintomi la maggior parte dei pazienti  a volte anche in una sola seduta terapeutica. In altri casi invece è opportuno effettuare ciclo di riabilitazione vestibolare per ottenere l’abitudine alla vertigine.

Non esiste invece una vera terapia farmacologica specifica ma è previsto l’impiego di farmaci sintomatici, sedativi ed antiemetici, da usarsi specialmente nei pazienti che presentino una importante componente neurovegetativa.

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